25 anni di Pokemon!


Quanti bei ricordi che tornano in mente ripensando a quando andavamo in giro con gli zainetti pieni di carte a fare scambi e immaginare di avere questi mostriciattoli vicino a noi (Pokemon deriva dalla crasi di Poket Monsters, ovvero “mostri tascabili”). Ancora oggi circolano e hanno molto successo con tutte le età. Cosa ne dite allora di tornare bambini ripercorrendo la loto storia?

Il brand nacque dalla passione del giovane giapponese Satoshi Tajiri nel catturare degli insetti. Partendo poi dal desiderio di condividere questa gioia con tutti i bambini, quando crebbe fondò la Game Freak, ovvero l’azienda che ancora oggi si occupa di produrre i giochi Pokemon. Dopo vari tentativi di proporre alla Nintendo un gioco basato sulla cattura di mostriciattoli, che vennero chiamati Capsule Monsters (e se questo fosse il nome, oggi sarebbero i Capsumon), si unì alla compagnia Shigeru Miyamoto, amico di Satoshi, e fu allora che la Nintendo finanziò la realizzazione di questo gioco.
Dopo una fase di quasi-bancarotta per l’azienda, il 27 febbraio 1996 uscirono in Giappone i giochi per GameBoy Pokemon Rosso e Pokemon Verde, con i primi 151 Pokemon mai creati e l’accesso alla regione di Kanto. L’evento che fece decollare le vendite, in principio relativamente basse, fu la scoperta del Pokemon leggendario Mew e il suo “Concorso del Pokemon Leggendario”, con cui si proponeva di regalare Mew a 20 partecipanti.
In seguito a questo successo fu rilasciato anche “Pokemon Blu” (rappresentato da Blastoise), di qualità migliore rispetto ai suoi predecessori.
Dopodiché, diventati i Pokemon la moda del momento, vennero divulgati manga (fumetti giapponesi che si leggono sfogliando le pagine al contrario del libri normali), le famose carte e anche un anime (cartone animato giapponese), basato su uno dei fumetti, con come personaggi principali Satoshi, in onore di Satoshi Tajiri, e Shigeru, da Shigeru Miyamoto.
Il merchandising Pokemon venne esportato in Occidente nel settembre 1998, ma dei tre giochi solo Rosso e Blu vennero messi in commercio , perché rappresentavano la bandiera degli Stati Uniti. Il tutto fu accompagnato dallo slogan “Gotta catch’em all!”, ovvero “Acchiappali tutti!”, che divenne il simbolo del brand. Anche l’anime venne esportato in tutto il mondo, cambiando però i nomi dei protagonisti, che divennero Ash (Satoshi) e Gary Oak (Shigeru).
L’ultimo videogioco della prima generazione fu Pokemon Giallo, rilasciato nel settembre 1998 in Giappone, e un anno dopo anche in America ed Europa: quest’ultima creazione era basata della sull’anime, infatti c’era la possibilità di comandare Ash e vivere le sue avventure.

151 Pokemon non soddisfarono l’oramai insaziabile voglia di catture degli appassionati, e quindi la Game Freak si mise in moto per delle nuove uscite.
Questo lavoro ebbe come risultato l’uscita dei giochi di seconda generazione: Pokemon Oro e Pokemon Argento, rilasciati il 21 novembre 1999 in Giappone e tra il 2000 e il 2001 in Nord America e in Europa. La cartina geografica comincia ad a espandersi con l’introduzione della regione di Jotho e i suoi 100 nuovi pokemon pronti a lottare.
Le novità del gioco furono numerose: venne inserito il sesso dei pokemon, gli speciali cromatici (ovvero molto rari e con colorazioni diverse), il grado di amicizia, un orologio reale che permette l’alternarsi del giorno e della notte, e perfino un calendario, consentendo così la successione di eventi basati proprio su questo.
Anche di questi giochi uscì la il terzo titolo, cioè Pokemon Cristallo, pubblicato in Occidente nel 2001 e seguito poi dalla serie animata e dai set di espansioni delle carte.
La terza generazione venne introdotta da un episodio speciale andato in onda nell’estate 2001 e ufficialmente rilasciata il 21 novembre 2002 con i giochi Pokemon Rubino e Pokemon Zaffiro per GameBoy Advance. Questi arrivarono in Europa nel Luglio 2003 e catapultarono allenatori e allenatrici nella regione di Hoenn, dove vennero in contatto con i nuovissimi 153 Pokemon. Inoltre i Pokemon acquisirono delle abilità, che permettevano loro di avere dei vantaggi nella lotta, e vennero suddivisi per “nature” in base a quello che sarebbe il loro carattere: quest’ultimo poteva anche portare modifiche nell’eventuale evoluzione del Pokemon.
Tra le nuove modalità di lotta troviamo le Lotte in Doppio e le sfide contro i due Team malvagi: il Team Magma e il Team Idro.
La serie animata uscì lo stesso giorno del rilascio del gioco con l’introduzione di una nuova figura femminile ad accompagnare Ash al posto di quella precedente.
Per il gioco di carte, Nintendo si appropriò della licenza e all’inizio del 2003 fece uscire il primo set basato su Rubino e Zaffiro.
Come se non bastasse, altri 3 giochi furono messi in vendita: per la serie di Hoenn “Pokemon Smeraldo” che andò a completare il terzetto. Ci fu inoltre il rilascio di Pokemon Rosso Fuoco e Verde Foglia, delle versioni più aggiornate e moderne degli originali giochi.

La Quarta generazione, ambientata a Sinnoh, vede l’uscita di Pokemon Diamante e Perla in Europa nel 2007, accompagnati dai relativi anime, manga e set di carte. Venne inoltre lanciato il remake della seconda generazione, Pokemon Heart Gold e Soul Silver, per Nintendo DS e, per celebrare l’uscita, venne introdotto anche un ulteriore set di carte.

La quinta generazione (personalmente una delle mie preferite) si apre con il rilascio di Pokemon Bianco e Nero, uscito nel 2010 e ambientato nella regione di Unima, ispirata alla grande metropoli di New York. Sono i giochi con più differenze tra le due versioni, ma andarono forte lo stesso. A quel punto tutti pensavano che il sequel si sarebbe chiamato Pokemon Grigio, ma non fu così: infatti uscirono Pokemon Bianco 2 e Nero 2, basati su una nuova forma dei tre Pokemon leggendari. L’anime vede per la prima volta l’introduzione di due Capopalestra come compagni di Ash.

La sesta generazione cominciò con la pubblicazione di Pokemon X e Y nel 2013, ambientati nella neonata regione di Kalos, ispirata alla nazione francese. Qui venne introdotta la Megaevoluzione: un processo che portava i Pokemon ad assumere una forma più forte grazie al legame stretto con i loro allenatori. Questa trasformazione però si esauriva finita la lotta. Anche la serie animata fu rilasciata e così i set di carte, ma non poteva ovviamente mancare il remake della terza generazione: Pokemon Rubino Alpha e Zaffiro Omega.

Nel 2016 la serie Pokemon si ampliava una volta di più grazie al rilascio di Pokemon Sole e Luna, le cui vicende sono collocate nell’arcipelago di Alola. Qui spopolarono le Mosse Z, ovvero mosse potentissime, una per ogni tipologia di Pokemon, che si potevano usare grazie ad appositi cristalli e bracciali. Di queste, alcuni Pokemon ne hanno una in particolare solo per loro. I remake di questi due giochi, Pokemon Ultrasole e Ultraluna, uscirono solo un anno dopo e si videro per la prima volta le Ultracreature, Pokemon leggendari venuti da un altro mondo.

L’ultima generazione uscita, l’ottava, venne rilasciata nel 2019 con il nome di Pokemon Spada e Scudo. Gli allenatori si ritrovano nella regione di Galar, dove sono presenti sia Pokemon nuovi sia di tutte le altre generazioni. Inoltre venne introdotto il fenomeno Dynamax, che permette di ingigantire il proprio Pokemon, e la relativa evoluzione, il Gigamax, accessibile solo ad alcuni Pokemon e potenzia ancora di più le loro mosse, oltre che cambiarne l’aspetto. La cosa più bella però è la possibilità, grazie ai Pass di Espansione acquistabili a parte, di catturare anche i Pokemon leggendari di tutte le altre regioni, cosa non fattibile negli altri giochi. Nel 2021 poi è uscita la nuova versione di Diamante e Perla, Pokemon Diamante Lucente e Perla Splendente.
Per concludere, a fine novembre è prevista l’uscita dei nuovi giochi, Pokemon Scarlatto e Violetto, di cui si sa quasi nulla.

In ultimo, Ricordate una cosa: non vergognatevi se ancora guardate gli anime o collezionate carte, perché i Pokemon non hanno età e sono meravigliosi per chiunque sappia apprezzarli!

03/05/2022

Articolo a cura di

Francesco Ciccarello

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