Caos scommesse in Italia


Gli scandali Italiani si somigliano: sono al tempo stesso semplici e intricati, si muovono su più livelli, come una matassa di fili impossibili da sciogliere. Le notizie arrivano dalle istituzioni, dai rappresentanti dello stato, sono filtrate in qualche modo dai media, si gonfiano e mescolano con supposizioni, meme e falsità: insomma, si alza come un uragano polveroso che torna indietro fino alle istituzioni stesse e, a quel punto, il fatto scoppia come un palloncino.
La storia dell'ultimo scandalo che coinvolge il calcio italiano riguarda scommesse illegali fatte dai calciatori.
Qui però bisogna subito fare una distinzione: in questi giorni, infatti, molte persone stanno parlando a sproposito di calcioscommesse, mentre in realtà il reato imputato ai calciatori indagati è, almeno momentaneamente, quello di scommesse sul calcio.
E qui la domanda sorge spontanea, qual è la differenza?
Il calcioscommesse è caratterizzato dalla scommessa volta a modificare l'esito di una partita. Nel corso degli anni tante squadre o singoli giocatori sono stati coinvolti in scandali di calcioscommesse: in questo caso, l'intento è truccare la partita, per trarne un vantaggio economico.
Invece le scommesse sul calcio riguardano scommesse su partite esterne a quelle giocate dai calciatori che puntano.
Sia chiaro, entrambe le azioni sono illegali, ma nel primo caso il rischio è di essere condannati per frode sportiva , con una pena che può arrivare sino a nove anni di carcere; nel secondo caso, invece, dal punto di vista penale si può ricorrere a un patteggiamento col solo rischio di un'ammenda, mentre dal punto di vista sportivo si rischia fino ai 3 anni di squalifica.
Ma entrando più nel dettaglio, cos'è successo in questi giorni?
Tutto ha inizio mercoledì 11 ottobre, quando Fabrizio Corona (giornalista celebre per le sue rivelazioni shock su personaggi famosi) ha annunciato sul sito per cui lavora, Dilinger news, che Nicolò Fagioli, calciatore della Juventus, classe 2001, ha scommesso illegalmente su partite di calcio.
Da quel giorno non si fa che parlare di altro, è diventata una vera e propria telenovela, con Fabrizio Corona a far da regista.
L'uomo che negli anni è stato più volte al centro della critica, colui che scopre e smaschera comportamenti irregolari di personaggi famosi, non si smentisce neanche questa volta e, con le sue dichiarazioni, mette nuovamente in bilico il regolare svolgimento delle attività sportive in Italia.
Queste sono sicuramente parole forti, ma lui stesso ha dichiarato che sotto questa storia, non ci sono solo singoli calciatori, ma sono coinvolte anche le società.
Da quel fatidico 11 ottobre, gli altri nomi fatti da Fabrizio Corona sono quelli di Sandro Tonali, Nicolò Zaniolo, Nicola Zalewsky, Stephan El Shaarawi, Federico Gatti e Nicolò Casale.
Ovviamente bisogna aspettare che la giustizia faccia il suo corso e che le indagini vengano portate a termine e solo in quel momento potremo tirare le somme e dare sentenze.
Fino ad ora, però, il primo nome fatto da Corona, ovvero Nicolò Fagioli, è realmente colpevole delle accuse che gli erano state rivolte: il calciatore ha infatti ammesso di scommettere illegalmente su partite di calcio, venendo quindi condannato a 7 mesi di squalifica, più alla partecipazione obbligatoria ad un percorso terapeutico dalla durata minima di sei mesi, volto al recupero dalla dipendenza dal gioco d'azzardo.
Qui si apre un'altra tematica importante di cui si è parlato molto in questi giorni, ovvero la dipendenza dal gioco d'azzardo , comunemente chiamata ludopatia: questa malattia provoca un disagio tale da compromettere in maniera significativa ogni aspetto della vita delle persone che ne sono affette, e pare che i calciatori indagati ne siano proprio affetti.

I dati in Italia sono indecenti: nel 2021 c'è stato un +21% delle persone affette da ludopatia, e i numeri sono in continua crescita soprattutto tra i giovani.
Ma la domanda più importante è questa: come mai si sta verificando ciò? Perché i giovani si appassionano al mondo delle scommesse? I motivi sono molteplici, e sicuramente i social stanno contribuendo non poco, basti pensare al fatto che sempre più influencer oramai sui propri canali social, fanno dirette in cui giocano d'azzardo davanti a un pubblico composto perlopiù da adolescenti.
Bisogna prendere sicuramente delle contromisure, una buona idea potrebbe essere quella di educare i giovani, facendo capire loro i rischi che comporta il gioco d'azzardo e di come questo possa rovinare la loro vita.

19/11/2023

Articolo a cura di

Dennis Calò

IL BANFO

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