Lamxi Sargara si oppone al suo matrimonio combinato


Quante volte pensando al futuro, ci chiediamo quanto esso dipenda da noi o dal volere altrui.

I matrimoni combinati in giovane età corrispondono a forze superiori che indirizzano il futuro altrui, i parenti della bambina le precludono così il diritto di porsi domande e di prendere decisioni riguardo al suo futuro.
L’attuale società in cui noi viviamo spesso non è in grado di concepire la pratica dei matrimoni combinati, in quanto noi siamo sempre spronati a prendere anche ardue decisioni in grado di mutare la nostra vita. Al contrario, nonostante siano spesso proibiti, in molte parti del mondo essi rimangono usanza comune, la necessità economica e il desiderio di protezione nei confronti della figlia portano alcune famiglie a stringere accordi, che col tempo si trasformano in matrimoni per procurare possibili vantaggi economici e sociali.

In India Lamxi Sargara ha detto no, si è opposta alla famiglia, ha preso il comando della sua vita per mettersi in salvo.
All’età di un anno, dopo la morte della nonna, suo nonno e suo zio si accordano per darla in sposa ad un bambino di tre anni, abitante di un paese limitrofo.
Spesso accade, secondo un'usanza chiamata Mousar, che alla morte di un parente più anziano, uno più giovane viene unito in matrimonio e ciò è fonte di buon auspicio; questo è quello che è accaduto a Lamxi, il cui futuro era già stabilito all’età di un anno.

In questo caso, i genitori, il cui affetto nei confronti della figlia non è mai venuto a meno, non hanno avuto voce in capitolo, la decisione era stata presa dal nonno e dallo zio e approvata dalla società in cui tutti loro vivevano. P
Il giorno del suo diciottesimo compleanno, Lamxi, la quale era rimasta ignara di tutto ciò fino ad allora, viene invitata a raggiungere i futuri suoceri e ad unirsi in matrimonio con il promesso sposo.
Lamxi, tuttavia, si oppone e cerca aiuto nel fratello Hunuman, il quale desidera solo la felicità della sventurata; Hunuman contatta un ente di beneficenza per uomini e donne bisognosi e grazie ad esso, in particolare alla giovane avvocatessa Kriti Bharti, che l’ha difesa, e al Dipartimento per lo sviluppo delle donne e dell’infanzia del governo, il matrimonio viene annullato.
Grazie al suo coraggio, Lamxi si è salvata da un destino non desiderato diventando così un esempio per tutte le bambine sottoposte a questa ingerenza. Nel gennaio di quest’anno è riuscita anche a sposarsi per amore. Nonostante infonda molta speranza, questo rimane un caso isolato, cui ne sono seguiti altri, ma purtroppo ancora troppo pochi.

Per molti di noi il matrimonio è l’ufficializzazione di fronte alla legge ed eventualmente alla religione di un rapporto d’amore reciproco, mentre in molte altre culture esso è visto come un modo per proteggere se stessi, la propria famiglia e come un dovere morale nei confronti della società; a mio parere, questa sostanziale differenza nella visione del matrimonio, rende per noi incomprensibile questa pratica.
Non dobbiamo mai dimenticarci della fortuna immeritata che abbiamo avuto nascendo in Italia.

29/11/2021

Articolo a cura di

Alice Lissoni

IL BANFO

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